L’Anno Accademico 2025-26 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) è ufficialmente iniziato. Mercoledì 22 ottobre, con la consueta doppia sessione – dapprima eucaristico-comunitaria, poi prettamente accademica – ha avuto luogo la cerimonia ufficiale di apertura, illuminata dal tema “Scommettere sulla fraternità, il misterioso legame che ci unisce”: un invito a riconoscere nell’altro una risorsa preziosa, a coltivare relazioni autentiche e a costruire insieme un futuro fondato sulla fiducia e sulla speranza.

La cerimonia inaugurale è iniziata nella parrocchia Santa Maria della Speranza con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana e Gran Cancelliere dell’UPS, che nell’omelia ha proposto importanti spunti di riflessione: “L’università non può essere un luogo di ripetizione del già noto, ma ha la sua vocazione nell’essere laboratorio di pensiero nuovo, spazio dove lo Spirito può sorprendere con intuizioni inedite, confronto che porta con sé il dono delle sorprese” ha osservato Don Attard.

Analizzando ancora le dinamiche proprio dell’università, il Rettor Maggiore ha osservato che “Come il fuoco illumina e scalda, così la ricerca è chiamata a entrambe le dimensioni: illuminare la realtà con l’intelligenza critica, svelare le sue dinamiche profonde; ma anche creare un clima che favorisce e fa crescere la passione per il bene comune, con l’impegno per la verità, con la ricerca della giustizia, con la dedizione al servizio dell’umanità, specialmente dei più poveri. Un sapere freddo, puramente tecnico, solamente astratto, rischia di essere sterile. Un sapere che non si scalda d’amore per la verità e per il bene comune tradisce la sua vocazione più profonda”.

Per questo ha invitato i docenti e tutta la comunità accademica a saper “parlare le lingue del mondo”: quella della tecnologia, che avanza a ritmi vertiginosi, ponendo interrogativi etici inediti; quella dei giovani, spesso incompresa dagli adulti, ma portatrice di istanze autentiche di senso e di futuro; quella delle periferie esistenziali, di chi è escluso, sfruttato, dimenticato; come la lingua delle culture diverse, in un mondo globalizzato, ma ferito da nuovi tribalismi.

“L’ora presente – ha perciò concluso – chiede ricercatori e docenti che all’università comunicano il forte desiderio di formare e educare persone libere, critiche, responsabili. (…) All’insegna del tema ispiratore che accompagnerà il nuovo anno accademico della nostra Università Pontificia Salesiana – scommettere sulla fraternità, il misterioso legame che ci unisce – apriamo le porte della mente e del cuore”.

Terminata l’Eucaristia, la mattinata è proseguita con l’Atto Accademico, durante il quale il prof. don Andrea Bozzolo, Rettor Magnifico dell’UPS, ha illustrato la Relazione del Rettore, e lo storico della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, ha offerto la Prolusione Accademica: un richiamo profondo al valore della condivisione, cuore dello studio e della ricerca.

La cerimonia è stata impreziosita da un intermezzo musicale a cura dell’“Accademia degli Ostinati”, che proporrà le Danze Popolari Rumene di Béla Bartók.

L’atto accademico ha previsto anche la consegna delle medaglie dell’Università e la premiazione degli studenti meritevoli da parte del Rettor Maggiore, quali segni di riconoscimento e incoraggiamento al valore dello studio e dell’impegno.

L’evento è terminato con la proclamazione ufficiale dell’apertura dell’anno accademico 2025/2026 da parte del Gran Cancelliere dell’Università, Don Attard.

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