Riportiamo il racconto dell’esperienza di due giovani che hanno partecipato al Giubileo degli Adolescenti a Roma, due ragazzi del MGS dell’ispettoria dell’Italia Centrale e del Nord Est.

Cosa resta alla fine di un’esperienza come quella del Giubileo degli Adolescenti? Questa è la domanda che un po’ tutti, soprattutto noi educatori ed animatori, ci facciamo mentre tiriamo le somme di quanto vissuto in giornate così intense trascorse insieme ai ragazzi che abbiamo avuto la Grazia di accompagnare.

Si è trattato, senza dubbio, di un’esperienza che rimarrà per sempre impressa nei cuori e nelle menti di tutti coloro che ne hanno preso parte: se la premessa era quella di passare tre giorni insieme ai teenagers di tutto il mondo per sperimentare la Misericordia di Dio nel dono del Giubileo, la triste notizia della scomparsa di Papa Francesco ha cambiato i piani di tutti e ci ha catapultato in una situazione inimmaginabile fino a qualche settimana prima. Roma ha accolto una moltitudine di fedeli venuti a dare l’ultimo saluto al Pontefice e noi ci siamo ritrovati in mezzo ad essi, felici di esserci ma anche un po’ spaesati dalla grandezza di ciò che avveniva intorno a noi.

In questo contesto, avere un porto sicuro in cui rifugiarsi nei momenti di stanchezza, rappresentato dalla casa salesiana Don Bosco Cinecittà, è stato un grande supporto per tutti: qui il Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale è stato casa che accoglie per ognuno dei ragazzi presenti, la maggior parte dei quali viveva per la prima volta un’esperienza al di fuori della propria realtà di provenienza. Negli occhi dei partecipanti si è vista riflessa quell’amorevolezza tanto cara a Don Bosco, segno di un ambiente ben organizzato e dedicato alla cura di tutti i giovani che così hanno sperimentato meglio quanto sia vero che in ogni casa salesiana ci si senta come a casa propria.

Un’ultima considerazione: per molti dei ragazzi si trattava del primo evento di Chiesa cattolica mondiale, che ha dato loro occasione di scoprire il volto giovane e universale del Vangelo e di capire che non sono (e non saranno mai) soli nel loro percorso di fede. In piazza San Pietro, e più in generale nella città eterna, in questi giorni si è riunita la Chiesa intera, proveniente da ogni angolo del pianeta, e forse è proprio questo il tesoro più grande che con questi ragazzi ci portiamo a casa: aver fatto esperienza di cosa realmente significhi far parte di una Comunità che cammina con Gesù, riconoscendolo nelle difficoltà e nelle gioie di ogni giorno.

Concludendo, il Giubileo degli Adolescenti 2025 è stato molto più di un evento: è stato un momento di fede, speranza e comunità. Il Movimento Giovanile Salesiano ha saputo accompagnare tutti i ragazzi in questa esperienza, offrendo loro gli strumenti per vivere pienamente il significato di essere “Pellegrini di Speranza“. Si è trattato di momenti che, senza dubbio, continueranno a influenzare positivamente la vita dei giovani coinvolti, ispirandoli a vivere la loro fede con gioia e impegno nel quotidiano. L’augurio è che, ogni volta che ripenseranno a quanto vissuto in questi giorni, potranno sorridere e sentirsi come i due discepoli ad Emmaus, dopo che avevano compreso di aver appena incontrato il Risorto, per poter dire con gioia: “Non ci ardeva forse il cuore in quei momenti?”.

Daniele, Civitanova Marche

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Dal 25 al 27 aprile 2025, il Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto ha partecipato con entusiasmo al Giubileo degli Adolescenti a Roma, vivendo un’esperienza intensa di fede, comunione e gioia.

Sono partite 575 persone, tra ragazzi dalla prima media alla seconda superiore e i loro accompagnatori, provenienti dalle opere salesiane di tutto il Triveneto. I diversi gruppi sono partiti da Palma Nova (per la zona della Venezia Giulia), Conegliano, Mestre e Verona, viaggiando a bordo di autobus organizzati da varie ditte di trasporto.

L’arrivo nella Capitale è avvenuto nella serata del 25 aprile. Tutti i partecipanti si sono ritrovati presso la parrocchia di Sant’Ugo, nella zona nord di Roma, per un grande momento comune di animazione, accoglienza e spiegazione del programma delle giornate.

Successivamente, i diversi gruppi si sono sistemati negli alloggi messi a disposizione da alcune parrocchie romane: Sant’UgoSan TarcisioSan Mario e Compagni Martiri, e San Matteo Apostolo.

Il 26 aprile, dopo una sveglia di buon mattino, i ragazzi si sono recati a Piazza San Pietro per partecipare ai funerali del Papa. È stato un momento molto toccante e carico di significato storico e spirituale, che ha segnato profondamente i cuori di tutti i presenti.

Nel pomeriggio, divisi in piccoli gruppi, i ragazzi hanno potuto visitare alcuni dei luoghi più importanti della città eterna, attraversando le Porte Sante delle basiliche di San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura, vivendo così pienamente l’esperienza giubilare.

La domenica 27 aprile si è conclusa con la partecipazione alla Santa Messa presieduta dal Cardinale Pietro Parolin. La celebrazione si è svolta tra Piazza San Pietro e Via della Conciliazione, riunendo tutti i gruppi in un momento di grande unità e preghiera.

Terminata la celebrazione, nel pomeriggio i vari gruppi sono ripartiti per il ritorno verso le proprie case, con il cuore pieno di gioia e di riconoscenza per i giorni vissuti.

Don Emanuele e suor Paola, che hanno coordinato e accompagnato tutti i gruppi, sottolineano come le giornate siano state intensamente belle dal punto di vista spirituale. I ragazzi hanno potuto vivere un’esperienza unica, in un momento in cui la Chiesa, seguendo il cammino indicato da Papa Francesco, desidera portare un messaggio di speranza e di vicinanza agli ultimi.

Il Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto ringrazia di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima esperienza: le comunità che hanno accolto, gli accompagnatori, e soprattutto i ragazzi, che con la loro presenza hanno dato vita a un momento di Chiesa giovane e viva.

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