Dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo alla Toscana e alla Liguria, i giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) hanno vissuto i tradizionali Esercizi Spirituali d’Avvento tra fine novembre e inizio dicembre. L’esperienza, cruciale per mettere in pausa la frenesia quotidiana, si è concentrata sull’interiorità, la conversione e la riscoperta della Fede come incontro personale, ripartendo dal silenzio, dalle proprie ferite e dalla figura di San Giovanni Battista.
A cavallo tra fine novembre e l’inizio dell’Avvento, le diverse zone del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) hanno vissuto un momento fondamentale di raccoglimento e preghiera. Dai conventi di Pontremoli e San Severino Marche alla Casa di Preghiera di Subiaco, i giovani di Toscana e Liguria, Lazio-Umbria-L’Aquila e Marche-Abruzzo hanno condiviso tre giorni intensi di Esercizi Spirituali.
Guidati rispettivamente da Don Marco Frecentese, Don Roberto Buattini e Don Aldo Angelucci, i giovani hanno potuto concentrarsi su un tema cruciale: la Fede come motore della quotidianità e la preparazione sincera all’accoglienza di Cristo che si fa carne.
Un tema centrale in tutte le zone è stato il sincero esame di coscienza e l’atteggiamento verso la propria fragilità e il peccato.
Partendo dall’invito ad abbracciare le proprie ferite, siamo chiamati a superare la tentazione di metterle sotto la luce della maledizione per metterle invece sotto la luce della benedizione e affidarle a Dio. Solo il riconoscimento onesto delle difficoltà permette un cammino autentico.
Una figura centrale, soprattutto negli Esercizi Spirituali del Lazio-Umbria-L’Aquila, la figura di San Giovanni Battista è stata posta al centro, invitando i giovani alla conversione come “fine del vittimismo”. Superare gli alibi e le giustificazioni offerte dalla società è l’unica via per intraprendere pienamente la vita cristiana e mettere in pratica virtù come Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.
Il messaggio forte e unificante è stato la consapevolezza di essere “l’amato, il prescelto”, un amore gratuito che permette a ciascuno di fiorire nella propria unicità.
Dopo i giorni di riflessione, la domanda fondamentale è stata: “Come possiamo tornare nel mondo?”. Le meditazioni hanno fornito due potenti figure guida:
Per gli Esercizi Spirituali di Marche-Abruzzo un passaggio fondamentale è stato la contemplazione dell’Annunciazione, che ha mostrato in Maria il modello di silenzio e fiducia. Lei accoglie il mistero senza pretendere di comprenderne modi e tempi, insegnando che Dio entra nella storia con discrezione.
Per la Toscana-Liguria invece l’incontro di Zaccheo con Gesù: questo epsodio ha sottolineato l’importanza di muoversi verso Dio. Non si può restare fermi e chiusi nei propri pensieri negativi, ma bisogna cercarlo attivamente, esercitando la libertà di seguirlo.
In tutti e tre i turni di Esercizi Spirituali, l’intenso percorso è culminato in momenti di Adorazione Eucaristica e nell’accostamento al Sacramento della Riconciliazione, che alleggeriscono il cuore e rafforzano la fraternità nella preghiera.
Tornati alle rispettive Case Salesiane, i giovani sono chiamati a custodire ciò che hanno vissuto, preparandosi ad accogliere il Natale con la postura giusta: non più come parte del mondo che compete e illude, ma come inviati.






