(ANS – Roma) – Questa mattina, nella festa di Santa Maria Domenica Mazzarello, 13 maggio 2025, Don Fabio Attard, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, ha visitato la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) per celebrare con loro la Messa festiva. Questo gesto, carico di fraternità e spiritualità condivisa, ha rappresentato un forte segno di unità all’interno della Famiglia Salesiana.
Durante la celebrazione eucaristica, Don Attard ha offerto un’omelia ricca di spunti, affrontando le sfide, il rinnovamento e la missione della vita consacrata, prendendo spunto dal Vangelo della vite e dei tralci, e descrivendolo come una chiave di lettura per comprendere le dimensioni spirituali, pastorali e persino biologiche della vita consacrata.
Ha sottolineato che al centro dell’immagine evangelica c’è Cristo, la “vera vite”, che è il fondamento di ogni fecondità nella fede. Ha messo in guardia contro i pericoli di una vita frenetica e autoreferenziale, dove i criteri mondani di successo rischiano di soffocare la dimensione spirituale: “Ogni crisi, ogni dubbio sulla nostra rilevanza, trova risposta nel ritorno a Cristo, fonte d’amore, speranza e forza.”
Don Attard ha spiegato l’importanza del verbo “rimanere”, interpretandolo come una chiamata alla fedeltà perseverante di fronte ai cambiamenti disorientanti e alle tentazioni di gratificazioni immediate. Questa fedeltà, ha detto, si manifesta nella preghiera, nell’Eucaristia e nella vita comunitaria: “Rimanere in Cristo è l’antidoto alla frammentazione, la bussola che ci guida attraverso le difficoltà relazionali, le sfide istituzionali e le potature necessarie per una crescita autentica.”
Ha inoltre parlato della vera fecondità, che non nasce da performance o riconoscimenti mondani, ma da una vita trasformata dalla presenza di Cristo. Ha esortato le comunità religiose a concentrarsi sulla qualità delle relazioni, dell’adesione a Cristo e del servizio, ricordando che anche le comunità più piccole e nascoste possono portare frutti straordinari se restano radicate in Lui.
Madre Mazzarello: un esempio vivente del Vangelo
Don Attard ha poi rivolto l’attenzione a Santa Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, presentandola come un riflesso luminoso dell’immagine evangelica della vite e dei tralci.
Ha descritto Madre Mazzarello come una donna profondamente radicata in Cristo, la cui spiritualità era caratterizzata da semplicità, umiltà e un’intima relazione con Dio. Il suo “rimanere in Cristo” si esprimeva nella fedeltà ai doveri quotidiani, nella preghiera e nel servizio agli altri: “La sua forza, la sua gioia e le sue decisioni erano tutte guidate dal suo sguardo costante verso il tabernacolo”.
Don Attard ha sottolineato come la fondazione dell’Istituto FMA, in collaborazione con Don Bosco, sia il frutto più evidente della sua unione con Cristo. Anche le difficoltà che ha affrontato, come la malattia e le sfide iniziali dell’Istituto, sono state interpretate come potature dolorose, ma necessarie per una fecondità più autentica. Il suo spirito di famiglia, la capacità di creare comunione e di incoraggiare con dolcezza e fermezza, erano espressioni tangibili dell’amore di Cristo che circolava nella comunità.
Una chiamata al rinnovamento e alla testimonianza autentica
Concludendo la sua omelia, Don Attard ha lanciato una sfida a tutte le persone consacrate, invitandole a riscoprire Cristo come sorgente della loro identità, gioia e missione. Ha esortato a vivere questa dinamica evangelica con autenticità nel presente, affrontando le sfide con coraggio e speranza: “La memoria di Madre Mazzarello non è solo un ricordo del passato, ma una chiamata viva a portare frutto oggi e per il futuro”.
La visita di Don Fabio Attard alla Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice è stata un momento significativo di fede e comunione. Le sue parole, ispirate al Vangelo e alla testimonianza di Madre Mazzarello, hanno offerto a tutti un invito a vivere con maggiore intensità e autenticità la propria vocazione. Questa celebrazione ha rafforzato i legami della Famiglia Salesiana, ricordando a tutti che la vera fecondità nasce dall’unione con Cristo, fonte di speranza e gioia.