Domenica 16 novembre 2025 la comunità di Colle Val d’Elsa ha vissuto una giornata dal carattere davvero storico. Con questa celebrazione si sono conclusi i festeggiamenti per i 75 anni della presenza dei Salesiani in città: un anniversario che ha riportato alla memoria il passaggio di migliaia di colligiani nella nostra Opera, tra la Chiesa, l’Oratorio, il Cinema-Teatro e le molteplici iniziative che nei decenni sono state animate dai numerosi salesiani che si sono succeduti sul territorio.
La rievocazione dell’arrivo dei primi salesiani
La giornata si è aperta con la rievocazione storica dell’arrivo dei primi salesiani a Colle. In piazza Arnolfo di Cambio – là dove un tempo sorgeva la stazione ferroviaria – è stata allestita una suggestiva scenografia teatrale. La compagnia, diretta dalla generosa regia di don Guido Tessa, ha curato con maestria ogni dettaglio, riuscendo a far rivivere al pubblico l’emozione di quel momento fondativo.
Alla manifestazione hanno preso parte le autorità civili e militari, che hanno accolto il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, venuto in rappresentanza dell’11° successore di don Bosco. Una presenza significativa, che ha dato ulteriore solennità all’evento.
Una celebrazione eucaristica di forte intensità
Particolarmente emozionante è stata la celebrazione eucaristica, introdotta dalla Banda locale che ha accompagnato i bambini del catechismo e tutta la comunità fino alla Chiesa di Sant’Agostino. Il clima raccolto e partecipato è stato arricchito anche dall’entusiasmo dei più piccoli, protagonisti dell’animazione liturgica.
Uno dei musicisti della Banda Nazionale dei Carabinieri ha confidato:
«Adesso capisco perché i ragazzi di don Bosco non si annoiano in chiesa: li rendete protagonisti, nel canto, nel servizio all’altare e in tutta la celebrazione.»
Al termine della S. Messa ha chiesto di poter ricevere una biografia di don Bosco, desideroso di comprendere il segreto del suo metodo educativo.
L’omelia del Vicario del Rettor Maggiore, semplice e diretta, ha saputo dialogare con i ragazzi dell’Oratorio, toccando il cuore di tutti. Momento di grande commozione è stato poi il brano di meditazione dopo la comunione: la Banda dei Carabinieri ha eseguito la celebre colonna sonora di Mission di Ennio Morricone, creando un’atmosfera di intensa spiritualità.
La benedizione della statua e la dedica della piazza
Dopo il pranzo, alla presenza del prefetto della città di Siena, il dott. Valerio Massimo Romeo, delle autorità locali civili e militari, il Card. Paolo Lojudice ha benedetto la statua di San Giovanni Bosco realizzata, per volontà del Sindaco Piero Pii, dall’artista colligiano Maurizio Balducci. E’ stata anche poi dedicata la piazza antistante al Cinema, proprio a Don Bosco. La Banda dei Carabinieri ci ha regalato l’inno a Don Bosco “Giù dai colli” e suonando la marcia ha raggiunto il Teatro del Popolo.
Il grande concerto della Banda Nazionale dei Carabinieri
La giornata si è conclusa con un concerto straordinario della Banda Nazionale dei Carabinieri, composta per l’occasione da oltre settanta elementi. Il Teatro del Popolo, gremito come mai prima – come hanno raccontato i colligiani – ha accolto un’ora e mezza di musica di altissimo livello.
Il momento più toccante è stato l’esecuzione dell’inno Fratelli d’Italia: tutti i presenti si sono alzati in piedi, la mano sul petto, cantando con emozione e fierezza. Nell’aria si percepivano un forte senso di appartenenza e un profondo sentimento di gratitudine verso i Salesiani, la cui presenza ha accompagnato e formato intere generazioni di giovani. Le testimonianze raccolte da ex allievi e famiglie hanno confermato quanto la loro opera educativa abbia inciso nella vita della città.
L’importanza dell’educazione secondo lo spirito di don Bosco
Il sindaco ha ricordato come l’orgoglio nazionale italiano sia rappresentato da tre simboli: le Frecce Tricolori, la Nave Scuola Amerigo Vespucci e la Banda Nazionale dei Carabinieri. A chiusura della serata, il Vicario del Rettor Maggiore ha sottolineato che il dono più grande che i Salesiani possono offrire a Colle rimane sempre l’educazione dei giovani.
Durante la cerimonia è stato consegnato un riconoscimento a Gianni Cordaro, figura stimata della comunità, recentemente insignito dal Presidente della Repubblica. Gianni è uno dei frutti più significativi dell’esperienza educativa salesiana a Colle Val d’Elsa: un esempio vivo di come l’eredità di don Bosco continui a portare buoni frutti.






