Venerdì 24 ottobre 2025 l’assemblea dei soci dell’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS) ha approvato la trasformazione dell’associazione in Fondazione di partecipazione, che avrà effetto insieme alle nuove cariche decorsi 60 giorni dagli adempimenti pubblicitari. La trasformazione in Fondazione porta a compimento la riforma già avviata in questi ultimi anni e sarà seguita dall’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per l’assunzione della qualifica di Ente del terzo settore. L’obiettivo della trasformazione in Fondazione è rafforzare la relazione con la Congregazione Salesiana ed aumentare la stabilità dell’Ente.
“Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Torino, infatti, assume il ruolo di “partecipante fondatore”: è quindi membro di diritto del Consiglio di Indirizzo, che approva gli obiettivi ed i programmi della Fondazione, verifica i risultati complessivi della sua gestione, ne approva i bilanci e nomina tre dei cinque membri del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Indirizzo, nominato da “Missioni Don Bosco”, è composto, oltreché da “Missioni Don Bosco” stessa, da don Elio Cesari e Giampietro Pettenon.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dalla presidente Michela Vallarino, dal vicepresidente don Luca Barone, dal tesoriere Marco Faggioli e dai consiglieri Jennifer Avakian e Francesco Mele, e resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2025, quando sarà rinnovato in base alle nuove norme statutarie.
La Fondazione di partecipazione è aperta all’adesione dei partecipanti aderenti, ossia persone fisiche ed enti che condividono i principi ispiratori e le finalità istituzionali della Fondazione e intendono collaborare attivamente alla loro realizzazione.
“Nell’anno del 150° della prima spedizione missionaria salesiana – ha affermato Michela Vallarino, Presidente del VIS – e in un contesto internazionale sempre più difficile e sfidante, continuiamo con rinnovato slancio il cammino iniziato quasi 40 anni fa, il 3 marzo 1986, certi che la cooperazione internazionale continui a essere uno strumento fondamentale per il perseguimento della pace e dello sviluppo nel mondo”.
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