Lo scorso 30 Agosto si è svolta l’assemblea ispettoriale di inizio anno a Treviglio dove i salesiani dell’ispettoria si sono ritrovati per un momento di preghiera, formazione e confronto.
La giornata ha permesso di affrontare temi cruciali per la vita e la missione della Congregazione grazie alla riflessione di don Pascual Chávez Villanueva che ha guidato i confratelli in una profonda meditazione personale.
“La morte, se non viene rimossa, pervade tutta la nostra vita di paura. Non c’è nulla nella vita che possa essere vissuto in pienezza di luce e di gusto, perché su tutto, anche sulle esperienze più belle, la morte proietta la sua ombra angosciosa. La fede in Gesù si contrappone a questo esproprio al quale la morte sottopone continuamente la nostra vita. La fede fa passare dalla paura al ‘non temere’ perché consente di intravedere quell’alba di risurrezione che ci attende oltre la notte della morte. Noi non siamo esseri viventi il cui orizzonte è la morte, ma esseri mortali il cui orizzonte è la vita.”
Dopo questo momento introduttivo è stato lasciato tempo per il silenzio e l’adorazione personale prima della Santa Messa nel Santuario della Beata Vergine delle Lacrime, durante la quale il giovane salesiano Simone Grandi ha rinnovato i voti.
Il pomeriggio è proseguito il dialogo con don Chávez, il quale ha approfondito la rilettura del Capitolo Generale 29. L’intervento ha evidenziato l’importanza di una spiritualità che si traduce in azione, rendendo il salesiano un “contemplativo nell’azione”.
“Che cosa significa ‘contemplativo nell’azione’? Il poter davvero fare esperienza di Dio in tutta la nostra vita, sia per poter essere testimoni dell’amore di Dio nella nostra vita fraterna e tra di noi. L’essenza della vita cristiana è questo cammino: non solo un cammino che conduce all’amore, ma un cammino che dall’amore ha il suo punto di partenza. La nostra vita si conformerà a Lui, diventerà imitazione e conformazione. L’identità carismatica sta nel recupero di questa passione che deve essere il nocciolo, la sorgente, il punto di partenza.”
La giornata si è conclusa con le comunicazioni relative all’inizio dell’anno pastorale e l’intervento dell’Ispettore don Roberto Dal Molin, che ha riassunto il cammino dell’Ispettoria attraverso dodici “pennellate” per tratteggiare un affresco vivo e dinamico della comunità ispettoriale.